SAMOS

SAMOS

Giorgio Contini  -

SAMOS

 
L'apparato in ultra-alto vuoto (UHV) del laboratorio SAMOS è stato progettato per studiare la struttura e la reattività delle superfici con particolare attenzione alle molecole organiche adsorbite sulle superfici di metalli e semiconduttori. Le molecole possono essere depositate sul campione, precedentemente trattato per ottenere una superficie pulita e ricostruita (mediante riscaldamento e  sputtering di ioni Ar). La diffrazione di elettroni a bassa energia (LEED) e lo spettrometro di massa vengono utilizzati per controllare la qualità e l’ordine superficiale dei campioni. Dopo la preparazione, i campioni possono essere trasferiti nella camera di analisi, dotata di una sorgente di raggi X Al-Mg, un cannone elettronico e un analizzatore di elettroni VG a cinque canali per la spettroscopia fotoelettronica a raggi X (XPS) e quella a perdita di energia elettronica la spettroscopia (EELS). Le camere di preparazione e analisi condividono lo stesso manipolatore. Sono presenti una camera per la introduzione rapida dei campioni e una camera supplementare per il loro  trattamento.
 
 

SPECIFICHE TECNICHE

  • Sorgente di raggi X Al-Mg
  • Cannone elettronico
  • Analizzatore di elettroni VG a cinque canali
  • Camera di preparazione
  • La camera di preparazione e la camera di analisi condividono lo stesso manipolatore
  • Fast-entry e camera supplementare per i trattamenti dei campioni

TECNICHE DISPONIBILI

  • XPS

  • LEED

  • EELS

 

CAMPIONI

  • Campioni solidi: dimensioni laterali 9 x 9 mm (ideale), 6 x 6 mm (minimo), 11 x 11 mm (massimo)

  • Spessore del campione: idealmente fino a 2 mm (sono misurabili anche campioni più spessi)

  • Conducibilità elettrica sufficiente dei campioni necessaria per evitare il caricamento

 

UTILIZZATO PER

  • Studio della superficie di metalli e semiconduttori
  • Film ultrasottili
  • Reazioni chimiche sulle superfici
  • Catalisi
 
 

ESEMPI APPLICATIVI

Polimeri coniugati π bidimensionali

I polimeri coniugati π bidimensionali costituiscono una classe promettente perché la struttura della banda elettronica può essere manipolata variando i monomeri molecolari e preservandone le caratteristiche chiave. È stata dimostrata la sintesi di un reticolo kagome ordinato alla mesoscala di polimerici π-coniugati bidimensionali su Au (111), con proprietà semiconduttive e strutture con cono di Dirac e bande piatte. Questi risultati aprono verso nuove opportunità per la sintesi di materiali polimerici bidimensionali π -coniugati e la loro integrazione nei dispositivi.

Si veda: G. Galeotti, ... e G. Contini, Nature Materials 2020, https://doi.org/10.1038/s41563-020-0682-z

 
 
 
 

Intermedio organometallico nella reazione di Ullmann confinata su superficie

La reazione di Ullmann è generalmente descritta come una reazione in due fasi: (i) delogenazione, con conseguente formazione di una fase organometallica intermedia stabile e successivo (ii) accoppiamento C – C. La topologia del polimero risultante è determinata dalla struttura della fase intermedia. Fino ad ora, solo una struttura intermedia, identificata come fase organometallica (OM), è stata segnalata per tale reazione. La formazione di due distinte fasi OM durante la reazione indotta dalla temperatura da precursori di 1,4-dibromobenzene su Cu (110) in poli(para-fenilene). Questa nuova fase intermedia, rivelata solo quando la reazione viene eseguita a basse coperture molecolari, è stata caratterizzata dalla spettroscopia fotoelettronica a raggi X, dalla microscopia di scansione ad effetto tunnel e dalla spettroscopia sulle strutturi fini vicini alla soglia di assorbimento dei raggi X e da calcoli terorici.

Si veda: G. Galeotti, ... e G. Contini, Nanoscale, 2019, 11, 7682

 
 
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