Pubblicazioni

Le leghe InGaAsN sono una classe di materiali ampiamente studiata, utilizzabile nella progettazione di dispositivi dove la modifica della band gap, sia essa generale o locale, può condurre alla produzione di fenomeni quantistici basso dimensionali.

L’exchange bias è ampiamente studiato nei film sottili e nei compositi di nanoparticelle, ma il ruolo dei meccanismi non di scambio nel bias dell’isteresi rimane poco chiaro. I compositi binari densi di nanoparticelle soft-hard offrono nuove informazioni sugli effetti delle interazioni dipolari sullo shift dell’isteresi e una strategia per amplificare il bias nei magneti con inversione della magnetizzazione asimmetrica. Questo “dipolar bias” è dimostrato sperimentalmente e teoricamente, introducendo nuovi metodi per regolare l’isteresi nei sistemi ibridi.

Dopo quasi due decadi dal primo studio, la struttura della superficie submonolayer Si/Ag(001) è stata identificata grazie a una collaborazione internazionale che ha coinvolto ricercatori del CNR-ISM.
Combinando teoria del funzionale della densità, microscopia a effetto tunnel e simulazioni di diffrazione a raggi X di superficie, è stata dimostrata la presenza di una struttura a catena a doppio pentagono in una lega di superficie Si/Ag. I risultati, che confermano l'importanza delle geometrie pentagonali nei materiali 2D e nelle leghe di superficie, sono pubblicati su Nature Communications.

Una collaborazione internazionale che ha visto coinvolti ricercatori di otto diverse istituzioni (Dipartimeno di Fisica Politecnico di Milano, CNR-IFN, CNR-ISM, IMDEA Nanociencia, Departamento de Quimica UAM, Departamento de Quimica Organica Universidad Complutense de Madrid, imec Louvain e Sincrotrone Trieste) ha riportato per la prima volta la misura del tempo necessario a trasferire la carica da un sistema donatore di elettroni all’adiacente atomo di carbonio in un anello benzenico e di conseguenza il tempo in cui avviene la variazione strutturale della molecola.
I risultati, pubblicati su Nature Chemistry.

Pubblicato su ACS Photonics un articolo sulla diversa dinamica di generazione dei portatori non termici in array bidimensionali di nanoparticelle d'oro, in seguito alla loro fotoeccitazione sulla risonanza plasmonica o sulla transizione interbanda: "Ultrafast Dynamics of Nonthermal Carriers Following Plasmonic and Interband Photoexcitation of 2D Arrays of Gold Nanoparticles".
La pubblicazione è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca EFSL di CNR-ISM e i ricercatori di CNR-SPIN, CNR-IFN, dell'Università di Genova e del Politecnico di Milano.

Uno studio delle proprietà elettroniche del sistema Grafene/Ni(111) intercalato con un monolayer di Eu è stato condotto da un gruppo di ricercatori CNR-ISM e pubblicato su Physical Review Letters, è stato scelto come Editor’s suggestion.
Questo sistema permette di indurre una polarizzazione di spin nel grafene e contemporaneamente di mantenere quasi inalterate le sue caratteristiche elettroniche.
Misure di spettroscopia di fotoemissione (ARPES) risolte in angolo e in spin unite a calcoli DFT mostrano che il sistema mantiene la dispersione lineare dei coni di Dirac del grafene, nonostante la presenza del substrato di Ni fortemente interagente.

Le interazioni di legame calcogeno (ChBI) sono state ampiamente utilizzate per creare assemblaggi ordinati non covalenti in solidi e liquidi. Tuttavia, la loro capacità di progettare l’autoassemblaggio molecolare sulle superfici non è stata dimostrata.
In questo articolo, pubblicato su JACS Au, riportiamo la prima dimostrazione del riconoscimento molecolare sulla superficie governato esclusivamente dai ChBI: la microscopia ad effetto tunnel e i calcoli ab initio rivelano che un piridene calcogenazolo può subire dimerizzazione chirale non covalente sulla superficie Au (111) attraverso doppie interazioni Ch...N (Ch: Te,Se).

In questo articolo, pubblicato su Nano-Micro Letters, viene mostrato come i rivelatori di raggi X autoalimentati, basati su film sottili (255 nm) di FAPbBr3 depositati su TiO2 mesoporoso, siano in grado di generare segnale senza perdite durante ben 26 giorni di irraggiamento. È stata ottenuta una sensibilità di 7.28 C Gy−1 cm−3 che rappresenta un valore record per i fotoconduttori e fotodiodi per raggi X di energia superiore a 2 keV. Infine, è stata dimostrata per la prima volta la possibilità di usare film sottili di perovskite come dosimetri per radioterapia nella cura dei tumori.

Il MXene è un materiale 2D fatto di fogli metallici di pochi strati atomici come fogli in risme di carta che scivolano fra loro. Una transizione di fase è stata rivelata al di sopra della temperatura ambiente misurando il modulo elastico in film spessi. Dovrebbe trattarsi di un nuovo tipo di ferroelettricità scoperta in coppie di strati di altri materiali bidimensionali, dove lo scorrimento reciproco degli strati genera una polarizzazione elettrica. La ferroelettricità "sliding" è studiata alla nanoscala con sofisticate tecniche e promette miglioramenti eccezionali in nanoelettronica.

La formazione di monolayer ordinati e stabili di olefine N-eterocicliche su una superficie è stata dimostrata per la prima volta. Questo nuovo stimolante lavoro multidisciplinare, eseguito dai teorici del CNR-ISM e dell'Università di Roma "Tor Vergata" in collaborazione con fisici delle superfici e chimici organici tedeschi (Università di Münster e Università Tecnica di Berlino), è stato pubblicato su Angewandte Chemie.

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