Venerdì, 27 Giugno 2025 09:54

Photoemission spectroscopy of organic molecules using plane wave/pseudopotential density functional theory and machine learning: A comprehensive and predictive computational protocol for isolated molecules, molecular aggregates, and organic thin film

Simulazioni ab initio e modelli di machine learning lavorano assieme per fornire interpretazione e predizione delle misure di fotoemissione Simulazioni ab initio e modelli di machine learning lavorano assieme per fornire interpretazione e predizione delle misure di fotoemissione

In questo nuovo articolo pubblicato su The Journal of Chemical Physics, studi teorici su molecole isolate hanno permesso una modellizzazione accurata degli spettri di fotoemissione di core e valenza. È stato sviluppato e validato un protocollo DFT a onde piane con un metodo ΔSCF su diverse molecole, usando vari funzionali. Il metodo si estende anche a film e aggregati molecolari. I risultati supportano l’interpretazione delle misure e l’addestramento di modelli ML. Un repository pubblico fornisce pseudopotenziali, file di input e dataset per garantire la riproducibilità del metodo.

Abbiamo sviluppato e validato un protocollo computazionale solido basato sulla teoria del funzionale della densità a onde piane (PW-DFT) e su un approccio ΔSCF per la previsione degli spettri di fotoemissione X (XPS) di molecole isolate. Il nostro metodo consente il calcolo accurato delle energie di legame (BE) dei livelli core C1s, N1s e O1s, utilizzando pseudopotenziali con lacuna nel core e valutando diversi funzionali di scambio–correlazione (PBE, B3LYP, HSE, BH&HLYP). Il protocollo è stato ampiamente testato e confrontato con dati sperimentali e calcoli EOM-CCSD, mostrando un’eccellente accuratezza su un ampio spettro di molecole: aromatiche, alifatiche, eteroaromatiche, farmaci e biomolecole. Abbiamo analizzato i punti di forza e le debolezze di ciascun funzionale: PBE è efficiente ma sottostima le BE in ambienti polari, mentre B3LYP e HSE garantiscono una buona accuratezza in diversi contesti chimici. Abbiamo inoltre esteso l’applicabilità del protocollo a grandi aggregati molecolari e film sottili su substrati inorganici, ottenendo risultati promettenti per sistemi realistici come la grafite drogata con azoto e superfici funzionalizzate. Per la fotoemissione di valenza, abbiamo valutato gli autovalori di Kohn–Sham come stime delle potenziali di ionizzazione, riscontrando che BH&HLYP offre la migliore accuratezza e trasferibilità tra i sistemi esaminati. Inoltre, abbiamo sviluppato un modello preliminare di machine learning (ML) addestrato su dati PW-DFT per la previsione degli spettri XPS di molecole organiche, dimostrando una buona capacità di riprodurre le caratteristiche spettrali sperimentali. Prevediamo di migliorare il modello ML includendo effetti conformazionali e interazioni intermolecolari per aumentarne l’affidabilità. Per favorire la riproducibilità e la diffusione del metodo, mettiamo a disposizione un repository pubblico con pseudopotenziali, file di input e dataset per l’addestramento dei modelli ML.

Questo lavoro è stato finanziato da ICSC–Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, con il supporto dell’Unione Europea–NextGenerationEU (Grant n. CN00000013), e dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del programma di ricerca PRIN-2022 (progetto “NIR+”, Grant n. 2022BREBFN).

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