Questo studio, condotto da CNR-ISM in collaborazione con Università "La Sapienza" Roma, CNR-IC e CNR-IGAG, mostra come l'ESD possa conferire al biosensore la capacità di essere conservato a pressione e temperatura ambiente per lunghi periodi senza compromettere l'attività enzimatica.
Il biosensore fabbricato mostra una capacità di conservazione fino a 90 giorni, senza prestare particolare attenzione alle condizioni di conservazione, e una prestazione di riutilizzo fino a 24 misurazioni sia sull'elettrodo appena preparato che su un elettrodo vecchio di tre mesi. L’assenza di una matrice di intrappolamento e di qualsiasi ulteriore sostanza chimica pericolosa durante la fase di immobilizzazione rende il processo competitivo in termini di sostenibilità ambientale e tossicità.
Inoltre, l'applicazione di un nuovo ciclo di deposizione elettrospray sui biosensori utilizzati fa sì che gli stessi funzionino nuovamente con prestazioni paragonabili a quelle dei biosensori appena realizzati. Ciò dimostra che la tecnica è eccellente per il riciclaggio ed elimina lo spreco di dispositivi usa e getta.
Martedì, 10 Ottobre 2023 14:59
Nuovo Biosensore eco-sostenibile a base di lattato ossidasi, con performance di riutilizzo e stoccaggio migliorate, fabbricato tramite la tecnica green di immobilizzazione elettrospray
Un nuovo biosensore ecologico basato sulla lattato ossidasi (LOX) per il rilevamento dell'acido lattico, con capacità di riutilizzo e conservazione senza precedenti a temperatura ambiente, è stato prodotto utilizzando la tecnica di deposizione elettrospray a pressione e temperatura ambiente (ESD). Questa tecnologia consente un'immobilizzazione efficiente, ecologica e semplice dell'enzima LOX su un elettrodo commerciale serigrafato a basso costo a base di blu di Prussia/carbonio (PB/C-SPE), utilizzando una chimica sostenibile.
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