Nanoarchitetture di leghe metalliche e di compositi

Nanoarchitetture di leghe metalliche e di compositi

I magneti permanenti hanno acquistato sempre più importanza in differenti campi tecnologici come i motori elettrici sia per locomozione che per altri usi. Spinti dai cambiamenti climatici governi stanno incentivando la produzione di auto elettriche o ad idrogeno. In entrambi i casi si ha bisogno di magneti permanenti costituiti da leghe metalliche magnetiche con alto prodotto di energia (BHmax) per costruire motori leggeri e sostituire i magneti a base di terre rare (RE) come quelli di NdFeB o di SmCo. Nel nostro laboratorio è stato sviluppato un metodo per la sintesi di leghe chimicamente ordinate L10 (fig in basso) che sviluppano una alta anisotropia magnetica ed un alto BHmax. Abbiamo già provato il funzionamento di questo metodo per la sintesi di leghe come FePt, CoPt, NiPt, ecc. Lo scopo della ricerca è ora lo studio di leghe a basso costo (FeNi, FeCo, ecc) per ottenere magneti permanenti sempre più performanti, leggeri e senza RE.
I nanocompositi hanno la capacità di unire materiali diversi per sfruttarne le diverse proprietà in modo sinergico. Il nostro laboratorio ha una consolidata esperienza in sintesi di nanocompositi (NCs) a base di nanoparticelle magnetiche legate a Nanotubi di Carbonio (CNTs) o a Grafene. Questi materiali si rivelano utili in diversi campi come la catalisi chimica, la depurazione delle acque, ecc. Le nuove nanoarchitetture sviluppate in ISM sono a tre componenti come Ru/CNTs@FePt, in questo nanocomposito il Ru è il catalizzatore, i CNTs si utilizzano come superficie disperdente e le  FePt NPs all’interno forniscono le proprietà magnetiche ( fig. a destra). 

 

Staff: Elisabetta Agostinelli, Aldo Capobianchi, Sara Laureti, Alberto Maria Testa, Gaspare Varvaro (nM2-Lab  group) 
 

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