UV-Vis Jasco1

Spettrometro a doppio Raggio UV-Vis Jasco V630

Barbara Paci  -

Laboratorio di spettroscopia di Raggi-X

 
Con la spettroscopia UV-Vis, la luce UV-Vis viene fatta passare attraverso un campione e viene misurata la trasmittanza della luce. Dalla trasmittanza (T), l'assorbanza può essere calcolata come A = -log (T). Si ottiene uno spettro di assorbanza che mostra l'assorbanza di un composto a diverse lunghezze d'onda. La quantità di assorbanza a qualsiasi lunghezza d'onda è dovuta alla struttura chimica della molecola. L’UV-Vis può essere utilizzato in modo qualitativo, per identificare gruppi funzionali o confermare l'identità di un composto abbinando lo spettro di assorbanza. Può anche essere usato in modo quantitativo, poiché la concentrazione dell'analita è correlata all'assorbanza attraverso la Legge di Lambert-Beer.
 

SPECIFICHE TECNICHE

  • Sistema ottico: Monocromatore singolo-UV/VIS region 1200lines/mm-doppio raggio
  • Sorgenti: Lampada deuterio (190-350nm)-
  • Lampada alogena (330-1100nm)
  • Rivelatore: Fotodiodo di Silicio
  • Riproducibilità Lunghezza d’onda: ±0.1nm
  • Slow spead:12000nm/min
  • Larghezza di banda: 1.5nm fisso
  • Accuratezza fotometrica: ± 0.002 Abs (0 to 0.5 Abs); ± 0.003 Abs (0.5 to 1 Abs); ± 0.3% T.
  • Riproducibilità fotometrica: ± 0.001 Abs (0 to 0.5 Abs); ± 0.001 Abs (0.5 to 1 Abs).
  • Accessorio per misure da film sottile a diversi angoli di incidenza.

TECNICHE DISPONIBILI

  • Acquisizione da cuvette a singolo raggio (nessuna sottrazione automatica del bianco).

  • Acquisizione da film a singolo raggio (nessuna sottrazione automatica del bianco).

  • Acquisizione a doppio raggio da cuvette con sottrazione automatica del bianco.

  • Acquisizione a doppio raggio da film con sottrazione automatica del bianco.

 

CAMPIONI

  • Campioni liquidi in cuvette classiche standard per spettroscopia UV-Vis

  • Campioni in forma di film sottile. Dimensione massima nel piano 2cm*2cm.

 

UTILIZZATO PER

  • La spettroscopia UV/Visibile è usata nell’ambito della chimica/fisica come tecnica di complemento,  per la determinazione quantitativa di molti analiti tra cui ioni di metalli di transizione, composti coniugati e macromolecole biologiche. Tra le tante applicazioni di questa tecnica vi sono:
    1)      Rilevamento di impurezze  
    2)      Ricerca dei cromofori
    3)      Analisi quantitativa

 
 

ESEMPI APPLICATIVI

Proprietà strutturali, morfologiche ed ottiche di composti ternari P3HT/CdSe/WS2 per il fotovoltaico ibrido organico/inorganico
 
Lo sviluppo di celle solari complete ibride organiche/inorganiche (HOSCs) è strettamente connesso con l’ottenimento di prestazioni elettriche allettanti. In questo contesto è cruciale l’ottimizzazione delle architetture e delle proprietà strutturali e morfologiche dei materiali.  In questo lavoro queste tematiche cruciali sono affrontate per un nuovo materiale. Nanotubi di solfuro di tungsteno (WS2 NTs)  e quantum dots di selenuro di cadmio (CdSe QDs) inseriti in una matrice polimerica di  Poly (3-hexylthiophene-2,5-diyl) (P3HT).  Sia i composti binari che quelli ternari sono stati studiati per mezzo della tecnica non convenzionale di diffrazione di raggi-x in dispersione d’energia  combinata con la microscopia a forza atomica e quella Raman. Inoltre sono stati investigati  gli effetti di trattamenti a basse temperature sulle proprietà strutturali e morfologiche dei nanocompositi, identificando  la risposta ottica di questi materiali per mezzo della spettroscopia  UV–Visibile. Sono stati ottenuti risultati promettenti i termini di aumento di cristallinità nonché la possibilità di decorare i nanotubi di WS2  con dot di CdSe aprendo così nuove prospettive per lo sviluppo di celle  HOSCs complete basate su questo innovativo Sistema ternario.
 
Si veda: A. Generosi, et al. J Mater Sci (2017) 52:9573–9583

 
 
 
 
Riflettometria di Raggi-X in dispersione d’energia in situ applicata a film di poliossometalati: un approccio alla morfologia e problemi di stabilità dell'interfaccia nel fotovoltaico organico.  
 
Le celle solari organiche sono sistemi molto promettenti per lo sviluppo di dispositivi di conversione d'energia solare verdi, a basso costo e flessibili. Nonostante le efficienze siano ora allettanti (oltre il 17%), il trasferimento tecnologico è ancora limitato dalla bassa durata di vita di cui sono responsabili diversi processi, sia nel bulk che all'interfaccia di questi dispositivi. Il rapido decadimento delle prestazioni è dovuto a una combinazione di degradazioni chimico-fisiche. Questi fenomeni inducono instabilità e calo delle prestazioni nelle condizioni di lavoro. È necessario un attento monitoraggio di questi processi per comprendere i percorsi degradazione durante il funzionamento del dispositivo. In questo studio viene utilizzato un approccio non convenzionale basato sulla riflettività di raggi X in dispersione d’energia in situ, insieme alla spettroscopia AFM e UV-Vis, per affrontare il ruolo del poliossimetalato di Wells-Dawson (K6-P2W18O62 -di seguito K6-P2W18) come strato di trasporto di lacune nel fotovoltaico organico. I risultati dimostrano che i film sottili K6-P2W18, che presentano proprietà di bulk e di interfaccia ideali e una stabilità ottica / morfologica superiore in caso di illuminazione prolungata, sono candidati interessanti per l'interfaccia di dispositivi OPV durevoli.
 
Si veda: A. Generosi et al. In Press Symmetry