FTIR Jasco

Jasco FT/IR 470 Plus interferometer con IRTRON IRT-30 microscope

Barbara Paci  -

Laboratorio di spettroscopia di Raggi-X

 
L'analisi FTIR misura la gamma di lunghezze d'onda assorbite da un materiale nella regione infrarossa . Ciò si ottiene attraverso l'invio della radiazione infrarossa (IR) ai campioni di un materiale. Può essere utilizzato per identificare materiali incogniti, additivi all'interno di polimeri, contaminazione superficiale di un materiale e altro ancora.
Un semplice dispositivo chiamato interferometro viene utilizzato per identificare i campioni producendo un segnale ottico con tutte le frequenze IR codificate al suo interno. Quindi, il segnale viene decodificato, applicando una trasformazione di Fourier. Questo processo generato dal computer produce quindi una mappatura delle informazioni spettrali. Il grafico risultante è lo spettro che viene quindi confrontato con quelli  delle librerie di riferimento.
 

SPECIFICHE TECNICHE

  • Intervallo di misura: 7800-360 cm-1
  • Accuratezza: ±0.01cm-1
  • Risoluzione: 0.9, 2, 4, 8, 16 cm-1
  • Sistema ottico: Singolo raggio
  • Detector: DLATGS
  • Sorgente: ceramica

TECNICHE DISPONIBILI

  • Misure FTIR in trasmissione su liquidi/ solidi in cuvette

  • Misure FTIR su film in riflessione per mezzo del microscopio  IRTRON IRT-30  

  • Mappe 2D FTIR su film

 

CAMPIONI

  • Campioni solidi e liquidi in cuvette FTIR standard per misure in trasmissione.

  • Campioni in forma di film sottili per misure in riflessione, dimensione massima 20*20cm.

 

UTILIZZATO PER

  • Analisi chimica su film e soluzioni, complementare alle altre tecniche presenti.

 
 

ESEMPI APPLICATIVI

Aumento della stabilità di Celle Solari Organiche derogate con Nanoparticelle.
 
Si riporta l’aumento della stabilità di dispositivi fotovoltaici organici (OPV)  basati su bulk heterojunction (BHJ) per mezzo dell’aggiunta nello strato fotoattivo di nanoparticelle (NPs) di alluminio (Al) libere da surfattante.  
In particolare sono stati condotti esperimenti di spettroscopia Fourier transform infrared (FTIR) e correlati a misure elettriche di degradazione del dispositivo. Si è verificato il ruolo stabilizzante delle Al NPs nell’aumentare la stabilità strutturale del blend attivo. Inoltre si è osservato che questa stabilizzazione può anche essere imputata alla capacità delle NPs di mitigare l’effetto di foto-ossidazione.  
Questo studio indirizza una delle questioni principali legate alla funzionalità delle OPV, ovvero la loro stabilità, suggerendo che le AuNPs potrebbero rappresentare una approccio positivo verso la fabbricazione di OPV che mostrino una capacità di lavoro su lunghi tempi di scala.
 
Si veda: M.Sygletou,G. Kakavelakis, B.Paci, et al. ACS Appl. Mater. Interfaces 2015, 7, 17756−17764

 
 
 
 
Approccio di monitoraggio strutturale/morfologico per indirizzare stabilità e durabilità di film fotoattivi per celle solari organiche.  
 
Si riporta l'effetto della luce sulla morfologia della superficie e del bulk, le proprietà strutturali e ottiche di miscele polimero / fullerene utilizzate per celle solari organiche. La cinetica di cristallizzazione delle molecole di film organici è stata seguita in tempo reale durante l'illuminazione, mediante diffrazione di raggi X risolta nel tempo, applicata in situ, congiuntamente alla microscopia a forza atomica. E’ stata rilevata una possibile separazione di fase dei due componenti. Quest'ultima ipotesi è stata confermata da esperimenti di spettroscopia a infrarossi con trasformata di Fourier (FTIR).
Come risultato di tale monitoraggio incrociato, è stato individuato un quadro completo del processo chimico / fisico che concorre all'invecchiamento degli strati fotoattivi di dispositivi OPV.
 
Si veda: B. Paci et al. Chemical Physics Letters 504 (2011) 216–220
 
 
Utilizziamo cookie essenziali per il funzionamento del sito. Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.