Diffrattometro di Raggi X in Dispersione di Energia

Diffrattometro di Raggi X in Dispersione di Energia

Julietta V. Rau  -

Laboratorio 0F20

 
L'EDXRD viene effettuata da una macchina non commerciale, basata sull'uso di un tubo ad anodo di tungsteno W (fino a 50 kV), come sorgente fotonica policromatica (“bianca”) e di un fotodiodo di Ge ultrapuro a stato solido, come rivelatore sensibile di energia, che consente di eseguire la scansione di energia dei fotoni diffratti. In questo modo, la scansione dello spazio reciproco (o q-scan, q = aE sinθ, dove q è il momento trasferito normalizzato, a è una costante, E è l'energia della radiazione X incidente e 2θ è l’angolo di scattering), necessario per raccogliere il pattern di diffrazione, viene eseguito elettronicamente, piuttosto che meccanicamente, come invece avviene con il metodo convenzionale ADXRD. Inoltre, è disponibile una cella ad alta temperatura con controllo a feedback che consente di eseguire misure ad alta temperatura (fino a 800°C) sia in condizioni ambientali che in ambiente controllato.
 
 

SPECIFICHE TECNICHE

  • Tubo a raggi X 0-100 keV al tungsteno-W (senza monocromatizzatore)

  • Generatore di potenza (0-50 kV)

  • Slitta di collimazione con apertura compresa tra 5 µm e 10 mm

  • Rivelatore fotodiodo a stato solido ultrapuro (Ortek-Ametek)

  • Analizzatore di spettri multicanale (fino a 2048 canali) (Ortek-Ametek) con risoluzione energetica di circa l'1,5%

  • Telaio rivestito in piombo

  • Bracci del rivelatore e della sorgente automatizzati e mossi da due attuatori lineari azionati da motori passo-passo, con un incremento minimo dell'angolo di scattering di 0,004.

  • Cella ad alta temperatura e ambiente controllato

  • Torretta basculante per campioni cresciuti anisotropicamente.

TECNICHE DISPONIBILI

  • Misurazione EDXRD in condizioni ambientali

  • Misurazioni EDXRD ad alta temperatura (temperatura fissa, rampa di temperatura)

  • Misurazione ad ambiente controllato con flusso di gas

 

CAMPIONI

  • Dimensioni laterali del campione: 10x10 mm (ideale), 4 x 4 mm (minimo), 50x50 mm (massimo)

  • Spessore del campione: idealmente da 500 µm (sono fattibili anche campioni più sottili)

  • Campioni in bulk

  • Campioni multistrato

  • Campioni in forma di polvere

  • Campione sotto forma di pasta malleabile

  • Campioni di film depositati  

 

UTILIZZATO PER

  • Cementi
  • Film sottili
  • Rivestimenti
  • Campioni per uso biomedico
  • Trasformazione in tempo reale in temperatura
  • Misure di rocking per campioni cresciuti con orientamento preferenziale
 
 

ESEMPI APPLICATIVI

Studio del cemento a base di tricalcio fosfato integrato con nanotubi di nitruro di boro
 
Sequenza di spettri EDXRD raccolti durante l’indurimento del cemento TCP contenente 1wt% in peso di BNNT per una durata totale di 24 ore viene riportata nella Figura a sinistra. Modifiche rilevanti nei pattern EDXRD sono rilevabili già entro i primi minuti del monitoraggio.
Tuttavia, un segnale caratteristico per campioni a basso grado di cristallinità, insieme ad alcuni riflessi intensi provenienti dalla pasta a base TCP, caratterizzano i pattern raccolti durante i primi 10 minuti. Successivamente, i riflessi del TCP scompaiono e si osserva una rapida conversione in una nuova fase cristallina – brushite (DCPD). Questa conversione di TCP nella fase DCPD è indicata dalla comparsa dei nuovi picchi ad elevata intensità.
 
Si veda: Julietta V. Rau et al. /Mater. Sci. Eng. C, 2020, v. 114, p. 111044 DOI: 10.1016/j.msec.2020.111044

 
 
Prospettiva 3D degli spettri EDXRD raccolti durante 24 ore di indurimento del cemento TCP contenente 1% in peso di BNNT. Sono riportati sia gli indici di Miller sia le intensità relative della fase DCPD (brushite) appena formata.
 
 
 
Sequence of diffraction patterns collected upon 70% OCP − 30% DCPD in SBF for a total duration of 60h

Studio in situ risolto nel tempo di octacalcio-fosfato e fosfato bicalcico diidrato in simulated body fluid 
 
Studio in vitro delle trasformazioni del sistema bifasico costituito da octacalcio fosfato (OCP) e dicalcio fosfato diidrato (DCPD) in SBF per possibili applicazioni come materiali sostitutivi del tessuto osseo. Lo scopo di questo lavoro è di definire il ruolo del componente aggiuntivo DCPD durante i processi di trasformazione/cristallizzazione. La tecnica EDXRD è stata utilizzata per il monitoraggio in situ dei processi che avvengono in tempo reale. Sono state studiate diverse combinazioni OCP - DCPD: (1) 100% OCP; (2) 70% OCP - 30% DCPD; (3) 100% DCPD. I risultati ottenuti hanno permesso di concludere che quando si è in presenza del solo OCP in SBF, ha luogo la formazione di idrossiapatite sostituita con ioni di carbonato, mentre per il sistema OCP - DCPD (30%) in SBF, si forma idrossiapatite, in quanto meno favorita cineticamente. I risultati ottenuti in questo lavoro hanno fornito chiarimenti sul meccanismo di biomineralizzazione.
 
Si veda: Julietta V. Rau et al. Crystal Growth & Design ACS, 2010, vol. 10, pp. 3824-3834 DOI: 10.1021/cg100746a

 
 
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