

SPECIFICHE TECNICHE
- Sorgente di raggi X Al-Mg
- Cannone elettronico
- Analizzatore di elettroni VG a cinque canali
- Camera di preparazione
- La camera di preparazione e la camera di analisi condividono lo stesso manipolatore
- Fast-entry e camera supplementare per i trattamenti dei campioni
TECNICHE DISPONIBILI
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XPS
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LEED
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EELS
CAMPIONI
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Campioni solidi: dimensioni laterali 9 x 9 mm (ideale), 6 x 6 mm (minimo), 11 x 11 mm (massimo)
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Spessore del campione: idealmente fino a 2 mm (sono misurabili anche campioni più spessi)
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Conducibilità elettrica sufficiente dei campioni necessaria per evitare il caricamento
UTILIZZATO PER
- Studio della superficie di metalli e semiconduttori
- Film ultrasottili
- Reazioni chimiche sulle superfici
- Catalisi
ESEMPI APPLICATIVI
Polimeri coniugati π bidimensionali
I polimeri coniugati π bidimensionali costituiscono una classe promettente perché la struttura della banda elettronica può essere manipolata variando i monomeri molecolari e preservandone le caratteristiche chiave. È stata dimostrata la sintesi di un reticolo kagome ordinato alla mesoscala di polimerici π-coniugati bidimensionali su Au (111), con proprietà semiconduttive e strutture con cono di Dirac e bande piatte. Questi risultati aprono verso nuove opportunità per la sintesi di materiali polimerici bidimensionali π -coniugati e la loro integrazione nei dispositivi.
Si veda: G. Galeotti, ... e G. Contini, Nature Materials 2020, https://doi.org/10.1038/s41563-020-0682-z


Intermedio organometallico nella reazione di Ullmann confinata su superficie
La reazione di Ullmann è generalmente descritta come una reazione in due fasi: (i) delogenazione, con conseguente formazione di una fase organometallica intermedia stabile e successivo (ii) accoppiamento C – C. La topologia del polimero risultante è determinata dalla struttura della fase intermedia. Fino ad ora, solo una struttura intermedia, identificata come fase organometallica (OM), è stata segnalata per tale reazione. La formazione di due distinte fasi OM durante la reazione indotta dalla temperatura da precursori di 1,4-dibromobenzene su Cu (110) in poli(para-fenilene). Questa nuova fase intermedia, rivelata solo quando la reazione viene eseguita a basse coperture molecolari, è stata caratterizzata dalla spettroscopia fotoelettronica a raggi X, dalla microscopia di scansione ad effetto tunnel e dalla spettroscopia sulle strutturi fini vicini alla soglia di assorbimento dei raggi X e da calcoli terorici.
Si veda: G. Galeotti, ... e G. Contini, Nanoscale, 2019, 11, 7682