Elettrospray e biosensori

Elettrospray e biosensori

Grazie alle loro caratteristiche di  risposta veloce, portabilità e basso costo, i biosensori possono trovare applicazione in svariati settori dall'agroalimentare all’aerospazio, passando per quello della salute e del rilevamento di inquinanti outodoor/indoor in un mercato che dovrebbe espandersi fino a 30 miliardi di dollari nel mondo entro il 2024. A causa della grande quantità di composti da monitorare, è essenziale la fabbricazione di sensori economici e di facile utilizzo.
La tecnica di ionizzazione ElectroSpray (ESI) ha dimostrato di funzionare in modo eccellente per la deposizione di film sottili di enzimi su qualsiasi substrato conduttivo, tramite la nebulizzazione di una soluzione del biorecettore. All'ISM per la prima volta il processo ESI è stato usato  come metodo di immobilizzazione per depositare l'enzima Laccasi su elettrodi serigrafati (SPE) al fine di ottenere biosensori riproducibili e affidabili per il rilevamento di fenoli, superando i problemi legati all'ancoraggio dell'enzima. Il dispositivo prodotto  mostra una aumentata stabilità di funzionamento e durata nel tempo.

Staff: Lorenzo Avaldi, Paola Bolognesi, Mattea Carmen Castrovilli, Jacopo Chiarinelli, Annarita Casavola, Laura Carlini.           

 

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