SPECIFICHE TECNICHE
- Laboratorio chimico equipaggiato con N.5 linee vuoto-gas inerte (N2 o Ar) con postazioni di lavoro connessi a filtri speciali per l'ossigeno e pompe da vuoto
- Strumentazione per sintesi con tecniche di Schlenck
- Bombe idrotermali (70-200 ml) e stufe programmabili (230 °C)
- Sublimazione/trattamento termico sotto vuoto (10-5mbar)
- Centrifuga, agitatore meccanico e orbitale
- Sonda ad ultrasuoni (Sonics VC 130)
- pH-metri e stazione di titolazione automatica
- macchina per ghiaccio
- Forno a muffola Nabertherm HT 04/17
- FornoTubolareLenton LTF 16/75/350
- Glove-box MBraunLabStar
TECNICHE DISPONIBILI
- Sintesi chimica di ibridi e nanoparticelle da -20 °C - 1750 °C
- Tecniche di Schlenck
- Sintesi idrotermale e sol-gel
- Dispersione e sintesi con ultrasuoni
- Metodi di deposizione e di sintesi da solvente (assistito da surfattante, auto-assemblante)
- Produzione di pasticche
- Forni a muffola e tubolare
- Disponibilità di diversi tubi di lavoro in quarzo
- Linea per gas di lavoro (N2, Ar, Ar/H2, H2, NH3)
- Barchette e crogioli in allumina
- Glove-box per la manipolazione di campioni sensibili all'aria o pericolosi
- Sistema di assorbimento vapori per la manipolazione di liquidi
- Accessibilità aperta previa formazione
CAMPIONI
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Materiali ibridi organici-inorganici enanomateriali
- Metalli e ossidimetallici
- Perovskiti e spinelli
- Ibridi a strato e a base di carbonio
- Materialimetallorganici
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Forno a muffola:
- Reagenti solidi finemente mescolati (fino a 250 g)
- Campioni Sol-gel
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Forno Tubolare
- Reagenti solidi finemente mescolati fino a 5 g
- Tmax850 °C con tubo di lavoro in quarzo
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Glove-box
- Solidi e liquidi privi di acqua in contenitori resistenti sotto vuoto (10-2mbar)
- Vetreria, piccola strumentazione ed attrezzi metallici non appuntiti e non taglienti
UTILIZZATO PER
- Sintesi di nanoparticelle metalliche e di ossidi metallici
- Indagine su prodotti commerciali basati su ibridi organici-inorganici (inchiostri per tatuaggi)
- Produzione di materiali elettrodici per batterie litio ione
- Sintesi di ceramiche e leghe tramite sintesi chimica allo stato solido
- Preparazione a manipolazione di materiali inorganici, ibridi e nanoparticelle sensibili all'aria
- Calcinazioni,Sinterizzazioni
- Drogaggio di materiali carbonacei con azoto (graphene, CNTs)
- Riduzione /Ossidazioni di materiali solidi
- Fotovoltaico organico
ESEMPI APPLICATIVI
Ordine Magnetico attraverso Super-Super Scambio nel Cr[(D3N-(CH2)2-PO3)(Cl)(D2O)], un Ibrido Organico-Inorganico Magnetoelettrico e Polare
Un materiale ibrido a strato costituito di cromo(II) aminoetilfosfonato parzialmente deuterato è stato preparato sciogliendo in ambiente inerte e con lieve riscaldamento in un tubo di Schlenck cromo metallico in DCl. La soluzione blu cosi ottenuta viene filtrata e trasferita sotto azoto in un altro tubo di Schlenck contenente acido 2-aminietilfosfonico. Dopo alcuni giorni di reazione a 85-90 °C in ambiente inerte si forma un precipitato microcristallino di colore blu estremamente sensibile all'aria il quale è stato chiuso in fiale di quarzo. Il forte accoppiamento magnetoelettrico osservato è stato indagato tramite diffrazione neutronica su polveri e misure di magnetizzazione fino a 2 K.
Si veda: G. Nénert, H.-J. Koo, C. V. Colins, E. M. Bauer, C. Bellitto, C. Ritter, G. Righini, M.H. Whangbo, Inorg. Chem., 2013, 52, 753-760, doi: 10.1021/ic301874v
Sintesi di LiFePO4 drogato con manganese a partire da precursori ibridi organici-inorganici
Ibridi organici-inorganici basati su fenilfosfonati contenti Fe(II) e Mn(II) sono stati preparati da miscele acquose con l'uso di tecniche di Schlenck. I solidi ottenuti, stabili all'aria, sono stati usati come precursori dopo miscelazione conLi2CO3 per la preparazione di LiFePO4 drogato con manganese, il quale è un interessante materiale catodico per batterie litio-ione. La calcinazione delle miscele di precursori in ambiente inerte risulta nella formazione di una polvere nera. Le proprietà elettrochimiche del litio ferro manganese fosfato sono stati confrontati con LiFePO4 e LiMnPO4 puro per valutare l'influenza dell'drogaggio sul materiale.
Si veda: A. Dell'Era, M. Pasquali, E.M. Bauer, S. Vecchio Ciprioti, F.A. Scaramuzzo, C. Lupi, Materials, 2018, 11, 56; doi: 10.3390/ma11010056