La tecnica di ionizzazione elettrospray (ESI), consente di portare grandi molecole in fase gassosa, grazie alla sua capacità di generare spray di particelle cariche monodisperse che possono essere anche depositate, producendo così pellicole di rivestimento sottili e uniformi. La tecnica ESI si basa sull'uso di una soluzione a bassa concentrazione della molecola di interesse che scorre all’interno di un piccolo capillare tenuto ad alta tensione (tipicamente alcuni kV) rispetto a un controelettrodo collegato a massa posto a alcuni mm di distanza.
Sulla punta del capillare, la tensione superficiale del liquido compete con l'effetto del campo elettrico e forma il cosiddetto "cono di Taylor", all'interno del quale l'esplosione Coulombiana crea uno spray di goccioline cariche. La dimensione delle goccioline, che possono essere piccole fino a pochi nanometri, continua a diminuire man mano che il solvente evapora e, alla fine, si forma un gas di ioni molecolari. Questo approccio fornisce un'efficace rimozione del solvente e ha il vantaggio che la deposizione può essere effettuata a pressione ambiente o in atmosfera controllata, con una significativa riduzione dei costi e dei tempi del processo rispetto alle deposizioni in vuoto. Quindi potrebbe essere facilmente automatizzato e applicato su larga scala. Il sistema è disponibile presso il laboratorio DepEST della Sezione di Montelibretti.