Fiorani
Dino Fiorani è Ricercatore Emerito del CNR. Si è laureato in Chimica a Roma e ha conseguito il dottorato in fisica a Grenoble. Egli è stato Direttore dell’ISM (2008-2013) e Presidente dell’Area di Ricerca di Roma II (2012/2013). La sua attività scientifica è nell’area del magnetismo, in particolare magnetismo di nanoparticelle. E’ stato insignito del Dottorato Honoris Causa dall'Università di Uppsala (2020) per l’avanzamento delle conoscenze sulle proprietà magnetiche di nanoparticelle. E’ chair dello Steering Committee della “International conference on fine particles magnetism”, da lui fondata nel 1991. Ha pubblicato 273 lavori (h = 42).
Dal 1989 ha svolto con continuità funzioni di coordinamento in ambito nazionale ed europeo: Settore Magnetismo del GNSM (1989-1992); Sezione INFM “Materiali per dispositivi magnetici e superconduttori” (1997-1999); Sezione “Sistemi e dispositivi magnetici e superconduttori” del Dipartimento “Materiali e dispositivi”; fondatore dell’Associazione Italiana di Magnetismo, della quale è stato Presidente (2011-2017); Presidente delle Conferenze Europee di Magnetismo (2015-2018) e dell’Associazione Europea di Magnetismo (2016–2019). E’ stato membro della Commissione Magnetismo (2006-2011) e rappresentante italiano per la Fisica (2011-2014) nella IUPAP.
E’ stato coordinatore di un progetto europeo (HIDEMAR), che ha ricevuto un premio Descartes (2005). E’ stato chairman di conferenze internazionali, tra cui la Conferenza Internazionale di Magnetismo (2003), e direttore di scuole. Ha tenuto relazioni su invito in numerose conferenze internazionali. E’ stato membro del Panel “Condensed matter physics” per gli ERC grants (2001-2014). E’ Editor di libri e Advisory Editor di “Journal of Magnetism and Magnetic Materials”. E’ Fellow della American Physical Society. E’ stato Direttore del “Center of nanomaterials research” dell’Università di Kaliningrad (2015-2018).
Nel 2012 una parte dell’Istituto di Metodologie Inorganiche e Plasmi, con sedi presso l’Area della Ricerca di Montelibretti e a Potenza, entrò a far parte dell’ISM. Questa fusione ha rafforzato la presenza ad Elettra dell’ISM, ampliando il numero di beam line e la tipologia di esperimenti, ed ha apportato nuove competenze, teoriche e sperimentali, in particolare nella caratterizzazione e controllo in processi fondamentali chimico-fisici in sistemi isolati, in plasmi e interfacce gas-superficie, e ha introdotto una componente ingegneristica e sviluppo di dispositivi.