Perfetti
Paolo Perfetti è stato Direttore dell’Istituto di Struttura della materia dal 1988 al 2008. Laureato a Roma nel campo della Fisica dei Solidi, è stato uno dei principali promotori della Luce di Sincrotrone in Italia, dapprima presso l’anello di accumulazione ADONE di Frascati, poi presso i laboratori Elettra di Trieste ed il laboratorio europeo ESRF di Grenoble. Ha avuto incarichi prestigiosi presso numerose istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali e svolto attività accademica e di ricerca sia in Italia che all’estero. Ha partecipato a comitati di numerose conferenze internazionali svolgendo un’intensa attività editoriale. La sua esperienza scientifica si è incentrata nella Fisica delle superfici, in particolare nella spettroscopia di fotoemissione diretta e inversa, LEED, analisi AUGER, interazione radiazione di sincrotrone-materia con più di 250 lavori su riviste internazionali. E’ stato uno dei pionieri in Italia nel campo delle eterogiunzioni e dei diodi rivelatori e fotoemettitori di radiazione, ed il primo a misurare con la radiazione di sincrotrone i parametri di interfaccia nelle eterogiunzioni, ed a modularne i valori con sottili strati di materiali diversi all’interfaccia. Nel campo della microscopia a scansione a sonda locale ha favorito la realizzazione di un laboratorio con microscopi STM, AFM, SNOM, e la costruzione di numerosii strumenti per ricerche su materiali inorganici di interesse per la microelettronica o la sensoristica e materiali biologici. Negli ultimi anni della direzione è stato estensore del caso scientifico del progetto SPARX (Sorgente Pulsata Autoamplificata di Radiazione X) per la realizzazione di un laser ad elettroni liberi.
L’esperienza maturata a Frascati ha visto l’ISM in prima fila nella progettazione e realizzazione del laboratorio di LdS “ELETTRA” di Trieste (1993). Sono state costruite numerose linee di luce, attualmente funzionanti, che hanno permesso di ottenere importanti risultati scientifici nei campi della fisica delle superfici e interfacce, dei materiali ibridi, dei materiali magnetici nanostrutturali, dei materiali a bassa dimensionalità e delle eterostrutture di interesse per l’elettronica.
Tale attività doveva essere sostenuta da un’intensa ricerca interna e gli studi di fotoemissione angolare, fotoemissione interna, spettroscopia ottica, crescita di films sottili, difffrattometria e riflettometria a raggi X in dispersione di energia, sono diventati i temi scientifici caratterizzanti l’ISM.
Una fase di sviluppo altrettanto importante ha visto l’ISM protagonista nel campo della microscopia a sonda locale, e nei propri laboratori sono stati costruiti i primi microscopi italiani ad effetto tunnel (STM), a forza atomica (AFM) ed a campo vicino (SNOM). Numerosi sono i lavori pubblicati su studi di superficie, materiali innovativi e sistemi biologici.
L’ISM ha poi affrontato una fase di crescita nel 2003 con l’accorpamento dell’Istituto ICMAT. Questa fu una scelta interdisciplinare che aveva l’obiettivo di coniugare le capacità di sintesi di nuovi materiali, proprie della chimica, con le capacità diagnostiche della Fisica. Tale allargamento disciplinare ha arricchito l’ISM di una valida linea di ricerca teorica per il modelling di superfici, difetti e sistemi ibridi.
Lo spirito dell’ISM, realizzatore di Grandi Infrastrutture, è culminato con il Progetto SPARX (Sorgente Pulsata Autoamplificata di Radiazione X). Tale progetto ambizioso, proposto per la realizzazione di un laser ad elettroni liberi, fu iniziato nel 2002 in collaborazione con INFN, ENEA, Università di Torvergata e Regione Lazio, e si proponeva di realizzare un grande laboratorio nell’area di Torvergata, incentrato soprattutto sull’analisi di fenomeni ultraveloci (femtofisica e femtochimica). Purtroppo il progetto non si realizzò per il venir meno di uno dei partner, ma gli studi preliminari sono poi stati basilari per lo sviluppo del laser ad elettroni liberi di ELETTRA a Trieste.