Avaldi

Avaldi

Lorenzo Avaldi, dirigente di ricerca del CNR, è stato direttore del CNR-IMIP e del CNR-ISM dal 2008 al 2019. Dirige il gruppo Molecular Dynamics and Applications ed è stato il responsabile del progetto della beamline di fotoemissione in fase gas a Elettra. Autore di circa 250 articoli, 30 contributi a libri e atti di convegni e circa 110 interventi e seminari su invito (h-index: 36 [Scopus]).

L’inizio del mandato  è stato caratterizzato dalla necessità di concretizzare il Provvedimento 143 (20/12/2013) del CNR che stabiliva l’aggregazione delle sedi di Roma e Potenza  dell’IMIP con l’ ISM. Necessità che si è poi ripresentata nel 2017 con l’aggregazione delle due sedi di ISC.
Per consolidare le aggregazioni si è intervenuti a livello scientifico con la definizione di attività di ricerca dell’Istituto, che rappresentassero in modo sintetico le molteplici linee di ricerca esistenti, e a livello gestionale  attraverso la razionalizzazione delle procedure amministrative e gestionali nelle quattro sedi dell’Istituto. Un confronto attraverso dei tavoli tematici ha definito come attività di ricerca dell ‘ISM: Sistemi a bassa densità e bassa dimensionalità; Modellizzazione, Sintesi e caratterizzazione di materiali funzionali con proprietà magnetiche, elettriche e ottiche ; Processi biologici, materiali e tecnologie diagnostiche per le scienze della vita; Processi ultraveloci nei materiali e Sensori, dispositivi e strumentazione innovativa.
Queste linee di attività mostrano chiaramente come l’Istituto sviluppi ricerca di eccellenza in un ambito interdisciplinare tra fisica, chimica e scienza dei materiali.  Con un’ accentuata connotazione e elevate competenze sia sperimentali che teoriche  nella scienza di base l’Istituto  ha trovato difficoltà nella partecipazione a progetti sia Europei che nazionali con forte orientamento applicativo. Nonostante questo il periodo 2014-2019 è stato caratterizzato da svariati successi sia nell’ambito dei progetti FET di H2020 che in quelli MISE in settori quali materiali e dispositivi per la conversione e immagazzinamento di energia ad alta temperatura, applicazioni di nanoparticelle magnetiche in dispositivi termoelettrici e l’economia circolare per il riutilizzo e valorizzazione di materiali polimerici.
In questo periodo l’Istituto ha consolidato la sua partecipazione alle grandi infrastrutture di ricerca per l’utilizzo di radiazione di sincrotrone affiancando alle beamline gestite ad Elettra  un laboratorio per spettroscopie ultraveloci che, oltre a sviluppare di per se ricerca di avanguardia, costituisce anche il laboratorio di supporto all’utenza nazionale per la preparazione di esperimenti presso le sorgenti FEL in Italia e in Europa. L’ISM ha anche partecipato attivamente alla definizione delle nuove beamline che saranno attive  su Elettra 2.0, nonché alla definizione dell’infrastruttura regionale MicroNanoFab presso l’Area di Ricerca di Tor Vergata .
Questo periodo è stato caratterizzato anche dalla criticità generata dal  numero piuttosto elevato di personale in servizio con contratto a TD. Nell’annunciata imminenza della promulgazione di una legge sulla stabilizzazione (GU130, 7/6/2017) e poi della sua applicazione (2018/2019) , i gruppi di ricerca e l’istituto stesso hanno dovuto  realizzare un forte sforzo economico per garantire  ai colleghi la possibilità di beneficiare di questa opportunità.
Dal punto di vista personale in questi anni ho potuto sperimentare che la ricchezza dell’ISM è riposta principalmente nelle persone che vi lavorano, con le loro competenze, il loro saper fare e l’entusiasmo con cui affrontano le difficoltà quotidiane del lavoro di ricerca nel nostro paese. A questa ricchezza spero di aver contribuito con il mio impegno quotidiano.
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